E' morto, prematuramente, Alfredo Venturi.
Lo conoscevo da oltre trent'anni, dal secondo anno di ruolo nella Scuola, a Granarolo, come insegnante, nel 1983.
Non potrò mai dimenticare il suo sorriso, il suo affetto, il suo modo di comunicare ciò che pensava in modo sempre sereno, logico, razionale, ma mai disgiunto da un'affettività che ti catturava. Un affetto, un'amicizia, che andava ben oltre il fatto di essere colleghi nella stessa scuola.
Non dimenticherò mai questa Persona con la P maiuscola, che a volte ti disarmava per la modestia con cui ti diceva le cose, ti stupiva per la competenza e l'abilità didattica che mostrava sempre, anche nelle situazioni più ostiche, anche con gli alunni più difficili.
Sarà davvero impossibile dimenticarti.
Pier Giacomo Zauli