MICHELE SOGLIA
Casola Valsenio, 7 dicembre 2015
Ieri sera mi è capitato di assistere ad un concerto
quantomeno insolito, ma altrettanto bello.
Premetto di essere alquanto ignorante di percussioni e
di percussionisti, ma di non esserlo, allo stesso modo, per ciò che concerne il
saper apprezzare, con un ascolto attento, l’esibizione di qualunque tipo di
musica.
Ascolto attento che non mi è certo mancato quando ho
ascoltato i brani eseguiti, in modo impeccabile e personalissimo, da Michele
Soglia, un ragazzo che ha dedicato gran parte della sua vita allo studio delle
percussioni, diplomandosi brillantemente al Conservatorio di Cesena e
proseguendo gli studi, per passare al perfezionamento delle più svariate
tecniche per poter dare sempre il meglio di sé con strumenti antichi come
l’uomo, ma che, nell’evoluzione umana, si sono portati a livelli tanto
perfezionati da risultare tra i più difficili da manovrare.
E Michele Soglia, il nostro solista della serata, lo
ha grandemente dimostrato, sia attraverso le componenti della batteria,
strumento cui si è dedicato fin dai 12 anni, sia, e in particolare, con due
difficilissimi brani di compositori contemporanei, esibiti con il vibrafono e
con la marimba, in cui ha palesato una tecnica ed una espressività davvero rare
a vedersi anche in musicisti consumati.
Ottima la padronanza e lo stile che Michele ha
evidenziato.
Stile e padronanza frutto di uno studio costante e di
un istinto che, certamente, non gli manca.
Istinto e dedizione che, gli auguro di cuore, potrà
sfruttare ampiamente per continuare nei suoi studi e nelle esibizioni che,
ancora gli auguro, potrà sfruttare per far sì che questa sua sconfinata passione
lo porti al conseguimento di risultati sempre maggiori, che in seguito, faranno
della sua passione il soddisfacente lavoro della vita.
Pier Giacomo Zauli