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Competenze e orientamento

 LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

 

La novità della C. M. sull’Esame di Stato riguarda soprattutto la compilazione per ogni alunno, al termine dell’esame, di un certificato attestante i livelli di competenza acquisiti sia belle discipline di studio, sia nelle attività opzionali e facoltative.

La finalità di tale certificazione è quella di favorire l’orientamento e di attestare:

  • Competenze acquisite;
  • Capacità e potenzialità dimostrate;
  • Traguardi raggiunti
  • Attitudini rilevate
  • Piani di studi seguito

Nel modello di certificazione allegato alla circolare i livelli di competenze vanno indicati per tutte le discipline, anche per la Musica.

Esaminiamo il modello delle Competenze suggerito nella Circolare Ministeriale, qui sotto riportato come in originale:

 

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CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE (dal dpr 275/1999)

L’articolo 10 del dpr 275/1999 (Regolamento dell’autonomia scolastica) prevede che “Con decreto del Ministro della Pubblica Istruzione sono adottati i nuovi modelli per le certificazioni, le quali, indicano le conoscenze, le competenze, le capacità acquisite e i crediti formativi riconoscibili, compresi quelli relativi alle discipline e alle attività realizzate nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta formativa o liberamente scelte dagli alunni e debitamente certificate”.
Conseguentemente la certificazione delle competenze, oltre ad assumere una funzione di orientamento e sostegno al processo formativo di ciascun alunno, registra:
- competenze acquisite, capacità e potenzialità dimostrate nelle diverse aree disciplinari e traguardi raggiunti dall’alunno, tenendo presente sia il percorso scolastico che gli esiti delle prove d’esame, sulla base di specifici indicatori individuati dalla scuola;
- particolari attitudini emerse durante la complessiva attività scolastica del triennio;
- piano di studi seguito (monte ore svolto, discipline, attività facoltative ed opzionali, crediti formativi acquisiti, ecc.).
Si tratta, come ben si può intuire, di un adempimento indubbiamente complesso, su cui si è soffermata la nota di indirizzo 31 agosto 2006 (confermata dalla nota 10 novembre 2006) con cui il Ministro ha configurato l’A.S. 2006-2007 come “anno ponte”: un anno, dunque, di operosa transizione durante il quale anche il delicato tema delle certificazioni deve essere necessariamente affrontato in termini sperimentali, flessibili e aperti. Tanto più in una fase, come l’attuale, che è contraddistinta da un articolato processo di innovazione di cui costituiscono momenti qualificanti sia il nuovo obbligo di istruzione sino al sedicesimo anno di età, sia la ridefinizione, in corso, delle Indicazioni nazionali.
Allo stato attuale, come è noto, non si dispone tuttavia di un quadro compiuto di definizione degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze. Pertanto, di fronte alla non ancora compiuta definizione del nuovo impianto pedagogico-didattico, la messa in atto dei corrispondenti strumenti valutativi/certificativi non può non avere un carattere sperimentale.

 

 

 

 

 

 


1. Fase sperimentale

In questa fase transitoria in cui è in corso la ridefinizione delle Indicazioni nazionali per le scuole del primo ciclo di istruzione, si ritiene opportuno che il modello di certificazione delle competenze, allegato alla presente, sia adottato da tutte le istituzioni scolastiche in via sperimentale, con gli opportuni adattamenti alle specifiche situazioni delle realtà locali.
In particolare, in considerazione delle diffuse esperienze di innovazione presenti in molte istituzioni scolastiche, si invitano soprattutto gli insegnanti coinvolti negli esami conclusivi del primo ciclo, ad una riflessione sull’argomento delle competenze e alla individuazione, in termini aperti e flessibili, di forme valutative - certificative.
Possono essere utili, in tal senso, sia l’azione di rete che molte istituzioni scolastiche realizzano su problematiche formative specifiche, sia le esperienze di ricerca-azione sulle competenze condotte da singole scuole e che possono diventare oggetto di orientamento e disseminazione.



2. Misure di accompagnamento


Al fine di favorire il processo di elaborazione e sperimentazione sulle competenze, questo ministero offrirà opportune misure di accompagnamento, di seguito individuate.
- Predisposizione da parte del Ministero di specifico dossier (legislazione sulle competenze; livelli di competenze disciplinari nel quadro comunitario e internazionale; bibliografia; documentazione relativa a convegni e seminari sulle competenze, ecc.).
- Costituzione di un gruppo tecnico nazionale con compiti di analisi e valutazione delle proposte innovative, in funzione della predisposizione del modello definitivo di certificazione.
- Costituzione di gruppi regionali di raccordo delle esperienze e di consulenza e assistenza per l’attività di ricerca e innovazione delle scuole. - Raccolta di pratiche esemplari.

I Direttori Generali regionali vorranno, nell’occasione, mettere in atto ogni utile intervento per sostenere questo particolare processo di innovazione.
Dalla collaborazione degli insegnanti e dell’Amministrazione potrà nascere una proposta di sintesi valida e condivisa da utilizzare a partire già dal prossimo anno scolastico.

 

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Prima di suggerire una modalità per  definire i livelli di competenza, ci sembra opportuno chiarire il significato di competenza, abilità e capacità, anche facendo riferimento al documento della commissione di studio sulle Indicazioni Nazionali.

 

CAPACITA’, è la potenzialità di un individuo di acquisire abilità.

Se una persona sa leggere e scrivere e possiede una discreta manualità ha la capacità di scrivere a macchina.

 

ABILITA’, è la capacità espressa in modo ottimale, cioè l’acquisizione di una padronanza che consente buone prestazioni. Nel nuovo documento di studio è definita la capacità di utilizzare le proprie conoscenze in modo relativamente agevole per l’esecuzione di compiti semplici.

 

COMPETENZA: rappresenta l’insieme delle regole  e delle conoscenze che una persona utilizza per eseguire un compito. Quindi è l’unione del sapere e del saper fare.

La competenza di suonare uno strumento seguendo uno spartito e con la corretta interpretazione implica aver interiorizzato una tecnica e aver compreso e rielaborato delle conoscenze.

La competenza è sempre legata all’esecuzione (una scorretta esecuzione indica una non acquisita competenza).

Quindi i livelli di competenza dovranno essere espressi in termini di esecuzione, cioè di saper fare.

Il documento della Commissione di Studio in riferimento alle competenze dice: “Si riferisce alla capacità di far fronte a richieste di un elevato livello di complessità e comporta sistemi di azione complessi. Quindi il termine include componenti cognitive (sapere), m,a anche componenti motivazionali, etiche, sociali, risultati di apprendimento (conoscenze e abilità), sistemi di valori, credenze, abitudini e caratteristiche psicologiche.

 

Quando si parla di “livelli di competenze” si intende dire che possono esserci livelli iniziali, intermedi e finali nel saper affrontare una determinata situazione, e ad ognuno di questi livelli corrisponde un saper fare.

 

Non si dovrà mai esprimere una competenza con livelli negativi, in quanto no0n sarebbe utili per l’orientamento.

 

 

PERCORSO PER DEFINIRE LE COMPETENZE

 

La compilazione della certificazione per quantop riguarda i livelli di competenze, sia che si vogliano usare livelli quantitativi, si8a indicatori disciplinari, richiede un’attenta riflessione sulla disciplina e sul lavoro svolto nel corso dell’anno.

La prima riflessione sulla disciplina permette la definizione degli obiettivi specifici espressi in termini di competenze.

 

Nella guida del testo Musica!, da pag. 44 a pag. 46, sono indicati gli obiettivi specifici di musica espressi in termini di competenze, ricavati dalle Indicazioni Nazionali.

Si può ricavare che la disciplina Musica comprende diverse aree di interesse. In particolare:

  • pratica vocale e strumentale;
  • interpretazione e analisi di brani strumentali
  • conoscenza e uso del linguaggio specifico (teoria musicale)
  • conoscenza e competenza dell’evoluzione della musica (storia della musica)
  • produzione

 

Riteniamo importante nel definire le competenze musicali mantenere separate le varie aree.

Al fine dell’orientamento è significativo avere competenza nella pratica o nella comprensione o nella storia della musica.

SE questa definizione è stata fatta all’inizio dell’anno e si è tenuta presente anche nella valutazione periodica, sarà facile definire le competenza in uscita.

Un esempio di competenza si trova nella guida al testo Supersonico, pag. 85 e nella guida Al testo musica (pag. 68 e 85) dove sono proposti registri di musica divisi per aree (ascolto, storia, teoria, pratica vocale, pratica strumentale, produzione musicale).

Per ogni area ci sono indicatori di competenza per le classi I, II, III.

Gli indicatori sono suddivisi in tre livelli.

 

In base al programma svolto e alla classe gli insegnanti potranno scegliere gli indicatori che possono corrispondere ai diversi livelli di competenza raggiunti dai ragazzi.

Se si preferisce usare termini quantitativi bisognerà determinare a quali indicatori corrispondono il livello iniziale, intermedio e finale.

Diversamente si possono usare gli indicatori.

Questa scelta per noi risulta più chiara.

 

Un esempio dio competenze divise per aree e per livelli: Sufficiente (iniziale), Buono (intermedio), Eccellente (finale) è presente anche nel libretto “Conoscersi attraverso la musica”  (materiali per iul portfolio degli studenti da pag. 44 a 47, che riportiamo qui sotto.

 

TEORIA MUSICALE: COMPETENZE DIVISE PER LIVELLI

 

PRIMO LIVELLO

SECONDO LIVELLO

TERZO LIVELLO

Sufficiente: Riconosci sia le note sul pentagramma sia quelle con i tagli addizionali.

Sai definire la durata delle note e delle pause.

Per la lettura della musica utilizzi la chiave di violino ma conosci,  a livello teorico, l’utilità delle altre chiavi musicali.  Quando leggi lo spartito commetti pochi errori, e ti impegni per migliorare.

Sufficiente: Conosci le note, le figure musicali, i punti e le legature.

In un facile spartito riconosci le legature di valore da quelle di portamento e sai come eseguirle dal punto di vista teorico.

Conosci l’effetto del punto sopra e sotto le note.

Hai acquisto il concetto di tono e semitono.

Sufficiente: Hai acquisito il concetto di ritmo binario e ritmo ternario.

Sai determinare la suddivisione degli accenti all’interno dei due tipi di ritmo.

Conosci, a livello teorico, il significato di “gruppo irregolare”.

 

Buono:  Riconosci le note nel, sopra e sotto il pentagramma.

Conosci il significato del termine “battuta” e “spezzabattute”: hai acquisito bene il concetto di durata e riesci a realizzare con sicurezza altezza e durata dei suoni e ad applicarle con lo strumento in facili brani.

Buono:  Riesci ad applicare l’agogica e la dinamica durante l’esecuzione di un brano musicale.

Conosci ed utilizzi i principali segni espressivi dinamici e agogici.

Riesci a leggere ritmicamente (previo studio a casa) facili brani (o ritmiche) tratte dal libro di Musica comprendenti figure e pause non più piccole della croma.

Hai acquisito il concetto di Scala musicale.

Buono:  Conosci e utilizzi le alterazioni musicali durante la pratica strumentale.

Applichi con precisione le figure musicali fino alla semicroma.

Sai eseguire sincopi e controtempi presenti in facili spartiti del tuo libro di Musica.

Conosci la differenza fra la scala diatonica e la scala cromatica.

Hai acquisito il concetto di “intervallo” e sai determinarne la tipologia analizzando uno spartito musicale.

Non confondi le alterazioni transitorie con quelle costanti durante l’esecuzione dei brani riportati nel Canzoniere del tuo libro di Musica.

Eccellente: Sai utilizzare le note e le figure musicali per creare battute. Hai acquisito il concetto di “valore assoluto” e valore relativo” delle note.

Conosci e sai utilizzare il metronomo per determinare la velocità di un brano musicale.

Conosci la funzione delle alterazioni musicali..

 

Eccellente: Hai acquisti il concetto di ritmo e di tempo.

Sai leggere brani scritti in ritmo binario e sai determinare gli accenti all’interno dei movimenti di ogni singola battuta.

Leggi con facilità brani ritmici e brani melodici del tuo libro di Musica comprendenti figure, pause e punti con valore non più piccoli della croma.

Conosci e sai eseguire alterazioni musicali presenti in uno spartito di media difficoltà..

Eccellente: Conosci e sai riconoscere e costruire tutti i tipi di scala: maggiore, minore, diatonica, cromatica.

Sai eseguire con buona padronanza brani presenti nel canzoniere del tuo libro di Musica scritti sia in ritmo binario sia in ritmo ternario.

Hai acquisito il significato dei termini Armonia, Accordo e Polifonia.

Distingui triadi e quadriadi  e sai costruirle partendo da un suono dato.

 

PRATICA VOCALE PER CANTARE IN CORO: COMPETENZE DIVISE PER LIVELLI

 

Classe I

Classe II

Classe III

Sufficiente: Riesci a cantare insieme  agli altri, seguendo un testo letterario, in modo intonato anche con voce poco potente. Riesci a cantare una facile canzone insieme agli altri. Durante l’esecuzioni poni attenzione ai consigli dell’insegnante.

 

Sufficiente: Canti una facile melodia, insieme agli altri, in modo intonato. La tua voce, non ancora uguale ed omogenea in tutta l’estensione, sta migliorando. Dimostri di avere maggior fiducia nelle tue capacità.

Sufficiente: Riesci ad eseguire  con una certa padronanza la tua parte in uno spartito polifonico a due o tre voci, senza prevaricare le voci degli altri.

Buono: Riesci a cantare in modo intonato, insieme agli altri, senza prevaricarli. Quando sbagli te ne accorgi e, se l’insegnante te lo fa notare, ti impegni per correggere l’errore.

 

 

 

 

 

 

Buono: Sei capace di eseguire brani anche polifonici a due voci e accetti le  osservazioni dell’insegnante, intonando con sicurezza la tua parte. Nel coro ti comporti bene, accettando e incoraggiando gli altri, che presentano maggiori difficoltà.

Buono: Dimostri di saper eseguire agevolmente la parte richiesta, amalgamando la tua voce con quella degli altri.

Sei ben intonato e durante l’esecuzione riesci ad interpretare i gesti del direttore e a seguirne le indicazioni musicali. Esprimi apprezzamenti per coloro che hanno capacità vocali superiori alla tua.

Eccellente: Riesci a cantare in coro facili brani seguendo le indicazioni del direttore. Hai sempre cura del materiale e dimostri impegno.

Hai un comportamento sempre corretto e non interrompi il direttore durante l’esecuzione se hai dei dubbi, ma aspetti la fine del brano se devi chiedere chiarimenti.

 

 

 

 

Eccellente: Canti brani polifonici (a due voci)  con accompagnamento della base. Riesci a riconoscere l’errore quando sbagli; accetti le osservazioni dell’insegnante sia a livello comportamentale che musicale e riesci a correggerti.

La tua voce si amalgama bene con quella degli altri e non cerchi in alcun modo di farla emergere.

 

Eccellente: Esegui canti polifonici anche a più di due voci  con l’accompagnamento sia della base, sia degli strumenti in uso nella scuola media.  Utilizzi con profitto la respirazione e sai interpretare con la voce il gesto del direttore. Contribuisci, con idee personali e creative, a migliorare l’interpretazione – esecuzione di un brano musicale. Collabori in modo attivo sia con i compagni, sia con il direttore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PRATICA VOCALE PER CANTARE COME SOLISTA: COMPETENZE DIVISE PER LIVELLI

 

 

Classe I

Classe II

Classe III

Sufficiente: Sai riprodurre ed intonare, per imitazione, un facile canto.

 

 

Sufficiente: Sai intonare un brano musicale anche se il timbro della tua voce si modifica passando dal registro medio a quello acuto.. 

Sufficiente: Conosci la tecnica della respirazione diaframmatica. Riesci ad eseguire anche in pubblico brevi frasi melodiche nella tessitura più omogenea.

Buono:  La voce è abbastanza uniforme nell’ambito dell’estensione di un’ottava. . La dizione, durante il canto, è abbastanza chiara e le parole sono comprensibili.

 

 

 

 

 

 

Buono: Dimostri buona articolazione delle parole, che risultano sempre comprensibili nel canto,. Esegui un brano intero rispettandone tutti i parametri. Non trovi difficoltà ad eseguire brani contenenti intervalli sonori inferiori all’ottava.

Buono: Dimostri di possedere un’estensione abbastanza ampia e sai utilizzare con profitto la respirazione diaframmatica. Durante l’esecuzione rispetti le indicazioni dinamiche ed agogiche presenti nel brano musicale. Possiedi una buona estensione, che ti rendono adatto a ruoli di solista e di componente di coro in piccole formazioni vocali.

Eccellente: Riesci a cantare un breve brano, accompagnato da una base o da strumenti musicali. Hai una buona padronanza della respirazione. La voce è omogenea. Cerchi di vincere la tua timidezza e la tua ansia quando affronti il pubblico.

Eccellente: Riesci a cantare senza sforzo un brano intero rispettando lo stile originale. Grazie alla corretta respirazione, riesci a eseguire più volte una canzone con il microfono senza stancarti. Sai  utilizzare il microfono con una certa padronanza. Quando affronti il pubblico riesci agevolmente a controllare la tua emotività.

Eccellente: Riesci a cantare senza sforzo proponendo anche un modo personale di eseguire il brano rispetto all’originale. Non temi il pubblico e riesci a farti apprezzare. Sai utilizzare il microfono con padronanza, ma riesci anche a farne a meno in quanto usi con profitto la respirazione diaframmatica. La tua voce è omogenea in tutta la gamma sonora. Riesci a dare un’interpretazione personale al brano modificandone intenzionalmente il carattere e le peculiarità musicali. Sei adatto a cantare come solista.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PRATICA STRUMENTALE: COMPETENZE DIVISE PER LIVELLI

 

Classe I

Classe II

Classe III

Sufficiente: Conosci le posizioni dei suoni naturali sullo strumento e sai riprodurli. Dopo averli studiati sei in grado di eseguire facili esercizi e melodie da solo e/o con l’accompagnamento di una base musicale commettendo pochi errori.

Sufficiente: Conosci le posizioni dei suoni naturali e di alcuni suoni alterati. Riesci ad eseguire per intero semplici brani anche se a volte incontri qualche difficoltà.

Sufficiente: Sai eseguire e interpretare con lo strumento i suoni naturali e quelli alterati. Leggi a prima vista musiche contenenti note del valore non più piccolo della semiminima.

Buono: Sai produrre i suoni con precisione. Esegui facili brani musicali con una certa padronanza.

Buono: Conosci le posizioni dei suoni naturali e di alcuni suoni alterati e riesci ad eseguirli con lo strumento. Sei capace di eseguire spartiti di media difficoltà senza errori, con o senza l’ausilio della base musicale.

Buono: Sai imprimere un carattere personale alle musiche che esegui e leggi a prima vista brani contenenti note con valore non più piccolo della croma.

Eccellente:  Suoni con disinvoltura facili brani con lo strumento. Riesci a mantenere il tempo con la base e con qualsiasi accompagnamento strumentale, senza commettere alcun errore.

Eccellente: Conosci tutte le posizioni dei suoni naturali e quelle dei suoni alterati. Esegui senza errori brani facili e di media difficoltà. Controlli bene la respirazione e la postura e, se suoni in pubblico, anche come solista, riesci a controllare la tua emotività.

Eccellente: Sai leggere un qualsiasi spartito contenuto nel libro di testo e lo esegui con precisione. Fai proposte personali e creative sulle modalità di esecuzione. Affronti il pubblico con piena padronanza della tua emotività anche quando ti esibisci come solista. Leggi ed esegui con facilità brani di facile e media difficoltà a prima vista.

 

 

 

A nostro parere i docenti, partendo da questi esempi, dovrebbero definire i livelli di competenze adeguati alle proprie classi, cioè agli alunni che frequentano le varie classi e al lavoro svolto.

Se gli insegnanti, nel corso dell’anno, hanno utilizzato i registri da noi consigliati sulla Guida del testo “Musica!” ed hanno compilato per ogni alunno il portfolio di musica (da pag. 90 a 95) non avranno difficoltà a compilare il certificato delle competenze.

Diversamente dovranno definire in termini di competenze (cioè sapere + saper fare):

1)      Gli obiettivi previsti per ogni area della disciplina che è stata svolta (sed durante l’anno non si è svolta la pratica strumentale, non sarà possibile valutarne le competenze).

2)      Gli obiettivi raggiunti (nelle diverse aree)

3)      Delineare gli obiettivi raggiunti in diversi livelli.

 

 


Categoria: Leggi sulla Scuola Data di creazione: 14/03/2021
Sottocategoria: Competenze e orientamento Ultima modifica: 14/03/2021 16:18:03
Permalink: Competenze e orientamento Tag: Competenze e orientamento
Inserita da: Giuliana Pezzi Pagina vista 435 volte
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